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Confartigianato, le criticità del settore dalla voce degli operatori

Lavoro nero, burocrazia, mancanza di cambio generazionale. Sono questi i temi emersi durante l’Assemblea Generale della Confartigianato UPSA di Noci svoltasi domenica mattina nella sede di via XX Settembre. Nelle intenzioni sarebbe dovuto essere un incontro al contrario, come riferito dal presidente Antonio Quarato in avvio di seduta, ovvero ascoltando problematiche che gli stessi artigiani avrebbero dovuto tirare fuori sulla base dell’esperienza lavorativa, invece sono stati gli stessi componenti del direttivo alla fine a suggerire gli argomenti.

Primo fra tutti il contrasto al lavoro nero. Ancora oggi, complice la concorrenza spietata, ed a volte sleale, ed una mancanza di regolazione tra artigiani (perché normative e regolamenti a tal riguardo esistono già), fanno si che esista ancora il sommerso. Su questo punto l’assemblea ha accennato ad un ritorno alle tariffe, uguali per categoria artigiana, così da tutelare l’intero settore. "Non dimentichiamo – dice Natale Conforti, nella doppia veste di componente del direttivo locale e assessore alle attività produttive – che già da due anni l’associazione a livello provinciale, il Comune di Noci e le forze dell’ordine hanno sottoscritto un protocollo d’intesa a tutela degli artigiani".

Legato a doppio nodo questo primo punto è la questione burocratica. Gli artigiani puntano sempre più ad essere dei tecnici qualificati e per esserlo devono incrementare il loro grado di professionalità. Per questo si fa ricorso alle certificazioni, ma tali certificazioni hanno un costo. Dall’altra parte la mole di normative sempre più stringenti spinge gli artigiani a munirsi di tutta una serie di documentazione che gli consenta di portare avanti la propria attività, ma questo non sempre può ricadere sui clienti.

Mario Pastore (sartori) e Franco Fusillo (meccatronici) sollevano invece la mancanza del cambio generazionale. Oggi è difficile trovare “il ragazzo di bottega” con il rischio, sempre più concreto, della scomparsa completa della categoria. Sempre Natale Conforti e il presidente Quarato sottolineano come l’associazione è entrata a far parte di un tavolo tecnico all’interno delle scuole superiori per studiare meglio l’alternanza scuola-lavoro così da far prendere da subito dimestichezza gli studenti con gli attrezzi del mestiere. "Purtroppo – sottolinea Conforti – dobbiamo fare mea culpa su tante cose. Prima il mestiere si tramandava di padre in figlio, oggi li si vuole tutti avvocati e dottori, tradendo quelle che sono le reali esigenze del territorio. Non è un caso – chiosa Conforti – che oggi non è difficile incontrare nelle botteghe ragazzi extracomunitari".    

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